Le isole Baleari

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Oggi faremo un bel viaggetto alle Baleari, un arcipelago formato da due gruppi di isole ed isolotti facente parte della Comunità Autonoma Spagnola e situato di fronte alla costa orientale della penisola iberica, all’interno del Golfo del Mediterraneo. Due gruppi di isole dicevamo, e sono: las islas Gimnesias, ossia Maiorca, Minorca, Cabrera ed alcuni isolotti adiacenti tra cui si distinguono Conejera, Dragonera, Isla del Aire, ed il piccolo isolotto di Colòn, quest’ultimo di proprietà privata, e las islas Pitiusas, composte da Ibiza e Formentera, più due isolotti come Espardell e Espalmador, anche in questo caso il secondo è di proprietà privata.

La capitale è Palma di Maiorca, oltretutto sede del Governo Baleare, del Parlamento, e del Consiglio insulare di Maiorca, e tutto l’arcipelago vive essenzialmente con i grandi introiti che apportano il settore del turismo e quello dei servizi, i quali insieme danno lavoro a circa il 70% della popolazione locale. Le Baleari rappresentano anche la terza comunità spagnola con il maggior numero di turisti stranieri, alle spalle soltanto di Canarie e Cataluña.

Cenni di storia

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I due gruppi di isole hanno una storia ben diversa tra loro, almeno stando alle prime chiare tracce di popolazioni che hanno abitato queste zone in pianta stabile; sembra infatti che la storia di Maiorca e Minorca risalga addirittura al terzo millennio a.C., era preistorica conosciuta anche come età del rame o Fase Calcolitica, mentre quella di Ibiza e Formentera inizi molto più tardi, all’incirca intorno al 650 a.C., in piena Fase Talayòtica.

Bisognerà attendere fino al 123 a.C. per vedere tutto l’arcipelago unificato e governato da una stessa amministrazione, e ciò accadde quando i Romani se ne impossessarono; a partire da quella data le isole forono teatro di una lunga serie di guerre e subirono varie dominazioni le cui tracce sono ancora evidenti oggi, soprattutto nei dialetti in uso ed in qualche antica tradizione gastronomica. Fenici, Vandali, Bizantini disputarono negli anni questi territori ai Romani poi finalmente, alla fine del VIº secolo, le Baleari si costituirono come provincia indipendente.

Geografia e clima

Quasi 5000 chilometri quadrati di territorio, con zone interne nelle quali spiccano alture di rilievo come quelle presenti nella Sierra de Tramuntana, dominata dal Puig Mayor con i suoi 1445 metri di altezza, ed ovviamente tanta, tanta costa, una costa davvero bellissima che è sempre più gettonata dai turisti, specie quelli desiderosi di vacanze all’insegna di sole, mare, insenature mozzafiato, spiagge bianche; se poi a questo aggiungiamo anche la grande movida notturna che offrono le Baleari, ecco che si completa il quadretto della vacanza perfetta.

I paesaggi offerti dai due gruppi di isole sono abbastanza diversi tra loro, con Maiorca e Minorca che si presentano più ricche in quanto a flora e fauna rispetto ad Ibiza e Formentera, penalizzate forse dalla maggior vicinanza rispetto al Marocco, da cui ‘ereditano’ un clima molto più secco, con conseguente predominanza di vegetazione che non richiede molta acqua per svilupparsi (pini, cactus mediterranei), ed una fauna quasi esclusivamente ridotta a diverse specie di uccelli.

Ozio e vita notturna alle Baleari

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Vanno bene il sole, il mare, le spiagge bianche e le insenature da brividi, ma il turista che sceglie le Baleari come destinazione ideale per le sue migliori vacanze, lo fa anche (se non soprattutto) per la vasta gamma di attrazioni notturne che diverse località di tutto l’arcipelago sono in grado di offrire. Non va dimenticato che per gli spagnoli esiste una sorta di culto della fiesta, cioè per loro è un qualcosa di vitale importanza, una specie di religione alla quale non si può restare estranei, altrimenti ci si trova fuori dai giochi.

Per la gente del posto, ma potremmo tranquillamente dire per tutti gli spagnoli in generale, salir de fiesta (o anche irse de marcha) è troppo importante, anzi costituisce quasi un elemento discriminante per chi non la pensa così. Magaluf, il ‘paseo maritimo’ di Santa Catalina, El Arenal, sono soltanto alcune delle località con più movida notturna, ma ce ne sono parecchie altre disseminate qua e là in tutto l’arcipelago. Vale la pena farci un giretto se se ne ha la possibilità.

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